Gli infortuni muscolari sono eventi traumatici di frequente riscontro negli atleti, in particolare negli sport ad elevata richiesta funzionale. I muscoli ed i gruppi muscolari più frequentemente coinvolti sono i flessori di ginocchio, il quadricipite (in particolar modo il retto femorale) e la parte interna del polpaccio.
In base al meccanismo del trauma, le lesioni muscolari possono essere distinte in dirette e indirette.
Quando il trauma muscolare è diretto, la lesione avviene a livello della sede d’impatto mentre, quando il trauma è indiretto, essa si verifica a livello della giunzione muscolo-tendinea o nella parte distale del muscolo.
Per quanto riguarda le lesioni dirette, possiamo avere:
– contusione: una forza esterna agisce sul muscolo schiacciandolo contro i piani profondi in assenza di discontinuità cutanea. Possono essere classificate come lievi, moderate e gravi in base alla disabilità funzionale che producono.
– lacerazione: deriva dall’impatto diretto contro una superficie tagliente con lesione delle fibre muscolari e discontinuità cutanea.
Nelle lesioni da trauma indiretto non vi è impatto diretto che produce il danno e possono essere suddivise in non strutturali e strutturali:
– Lesioni non strutturali: sono le più comuni (70% di tutte le lesioni muscolari) nei calciatori.
Anche se le lesioni potrebbero non essere immediatamente riconosciute, esse causano più del 50% di giorni di assenza dall’attività sportiva e dall’allenamento. Se non trattate nel modo corretto, possono evolvere in lesioni strutturali.
– Lesioni strutturali: sono suddivise in tre sottogruppi in base all’entità del danno all’interno del muscolo:
• lesione parziale minore: coinvolge poche fibre muscolari
• lesione parziale moderata: coinvolge un discreto quantitativo di fibre muscolari
• lesione sub-totale: coinvolge totalmente o quasi totalmente il ventre muscolare o la giunzione muscolo-tendinea.
Le lesioni indirette rappresentano, nei calciatori professionisti, il 31% di tutti gli infortuni e sono responsabili del 25% delle giornate di assenza dagli allenamenti e dalle competizioni.
La diagnosi delle lesioni muscolari si basa principalmente sull’anamnesi e sull’esame clinico.
In una lesione contusiva il dolore compare immediatamente, il trauma è diretto e la sintomatologia aumenta in relazione all’entità dell’ematoma. L’articolarità è ridotta e il soggetto non è in grado di continuare ad allenarsi e/o gareggiare.
Nelle lesioni non strutturali gli atleti lamentano indolenzimento, pesantezza e rigidità del muscolo, che solitamente aumentano con l’esercizio e, a volte, sono presenti anche a riposo.
Nelle lesioni strutturali i pazienti avvertono un dolore pungente, acuto, durante un preciso movimento. Il dolore è ben localizzato, sia soggettivamente che alla palpazione e, a volte, è preceduto da una sensazione di schiocco o “accavallamento”. Può verificarsi impotenza funzionale immediata, con frequente caduta a terra se si tratta di un muscolo degli arti inferiori.
Dr. Cristiano Bonacci
Fisiatra
Isokinetic Roma