La tendinopatia del tendine d’Achille è molto comune nella popolazione generale, in particolare tra gli sportivi: il 50 % dei podisti ne soffre almeno una volta nel corso della vita.
Questa patologia da sovraccarico del tendine determina dolore e rigidità locali che hanno un impatto considerevole sulle attività della vita quotidiana e possono persistere a lungo (una persona su quattro ha ancora disturbi a 10 anni dall’insorgenza della sintomatologia).
Molti metodi sono proposti per curare questa patologia: esercizio terapeutico, onde d’urto, plantari, infiltrazioni, chirurgia, etc. Quale di questi trattamenti è più efficace?
Un gruppo internazionale di esperti di tendinopatie ha cercato di rispondere a questa domanda con un importante studio scientifico pubblicato nel giugno del 2020 sul British Journal of Sports Medicine(1).
Il risultato di questo studio è molto chiaro: l’esercizio terapeutico è il trattamento raccomandato e necessario per la cura della tendinopatia del tendine d’Achille. È efficace e non ha seri effetti collaterali se ben somministrato. Il lavoro attivo è decisivo per la guarigione.
Diversi tipi di esercizio terapeutico sono impiegati nella cura della tendinopatia achillea, dall’esercizio eccentrico ad approcci combinati (concentrico, eccentrico, pliometria, …).
L’obiettivo è sempre di stimolare il tendine con l’esercizio attivo perché esso possa rigenerare correttamente e tornare alla piena funzionalità.
Ulteriori trattamenti effettuati in aggiunta all’esercizio, come tutori notturni o infiltrazioni, non mostrano in questo studio un effetto superiore al solo esercizio e possono presentare effetti collaterali e rischi, come nel caso delle infiltrazioni.
È fondamentale la guida medica di tutto il percorso di cura, dalla visita medica integrata con l’ecografia muscolo – tendinea alla terapia basata principalmente sull’esercizio e sulla progressione per obiettivi funzionali.
Il percorso clinico termina con la dimissione con un programma di mantenimento e prevenzione fondato sull’acquisizione di corrette strategie di movimento.
Riferimenti:
1) van der Vlist AC et al, BJSM, 2020
(https://bjsm.bmj.com/content/early/2020/06/15/bjsports-2019-101872)
Dr. Marco Gastaldo
Medico Chirurgo
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa
Isokinetic Medical Group – Isokinetic Torino