In questo articolo, il primo di un paio di appuntamenti dedicati alla riabilitazione post operatoria del legamento crociato anteriore, il Dr. Fabrizio Tencone di Isokinetic Torino racconta attraverso il giornale Sprint&Sport come si possa recuperare dopo l’infortunio per poi tornare a giocare.
La riabilitazione dopo intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA).
Dopo un infortunio sportivo, ed un eventuale intervento chirurgico, il ritorno all’attività agonistica non è scontato. Recenti studi scientifici hanno evidenziato che, mediamente nel mondo sportivo, solo il 60% degli sportivi operati al legamento crociato anteriore del ginocchio torna a fare attività sportiva agonistica (campionati, competizioni, ecc.) dopo l’operazione. Altri studi scientifici riguardanti i calciatori che hanno partecipato alla UEFA Champions League negli ultimi 15 anni hanno invece dimostrato che più del 90% dei calciatori professionisti torna a giocare in Champions dopo l’operazione al legamento crociato anteriore del ginocchio. La domanda ora è: perché quasi tutti i calciatori che giocano ai massimi livelli tornano a giocare allo stesso livello dopo l’intervento al crociato, mentre solo il 60% dell’intera popolazione sportiva è in grado di tornare a fare l’attività agonistica di prima? La risposta è complessa, molti fattori intervengono nella buona riuscita di un programma di recupero dopo un intervento chirurgico, ma il fattore che oggi sembra essere il più importante è il ritorno allo sport senza aver completato l’intero percorso riabilitativo. Il rischio non è tornare troppo presto, il rischio è tornare prima di aver compiuto tutto il recupero necessario! La riabilitazione dopo intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) del ginocchio ha subito un innovativo cambiamento all’inizio degli anni ’90, sia per il miglioramento delle tecniche chirurgiche, sia per l’introduzione di un nuovo approccio di riabilitazione. Per superare le tante complicazioni che si verificavano dopo la ricostruzione del LCA (prolungata rigidità del ginocchio, limitazione alla completa estensione, ritardo nel recupero della forza, dolore anteriore del ginocchio), ma assicurandosi comunque di mantenere intatta la stabilità del ginocchio operato, il dottor Donald K Shelbourne di Indianapolis propose nel 1990 un protocollo riabilitativo che prevedeva l’estensione completa del ginocchio fin dal primo giorno post-operatorio e il carico/appoggio immediato in base alla tolleranza del paziente. Queste proposte sono considerate ancora oggi regole assolute.
L’approccio moderno.
In quegli anni la progressione della riabilitazione era scandita in settimane e mesi; oggi sappiano che non si fa più così, il percorso di cura si determina in base a obiettivi da raggiungere secondo criteri di sicurezza: solo dopo si può passare al successivo, non importa quanto tempo sia passato. Il gruppo medico Isokinetic ha, da tempo, proposto alcune regole, dette semafori, per rendere più sicuro (ma non più lento) il percorso riabilitativo post-chirurgico.
Quando tornare a camminare senza stampelle dopo intervento al legamento crociato anteriore?
Dopo l’intervento al crociato tutti si chiedono quando abbandonare le stampelle? I criteri sono elencati nel (primo semaforo) e sono i seguenti:
Durante la riabilitazione sportiva bisogna poi iniziare la corsa sul tapis roulant, possibile quando il paziente non ha nessun dolore a camminare, la flessione attiva del ginocchio è superiore ai 120° e quando il tono muscolare del tronco, della coscia e della gamba sono appropriati.
Per continuare ad approfondire il tema della riabilitazione post LCA, vi diamo appuntamento alla prossima settimana con un nuovo articolo del Dr. Tencone.