Per vincere nel calcio servono tecnica (certamente!), attenzione cognitiva (guai a distrarsi!) e corsa … tanta corsa. Negli anni ’70 ogni calciatore correva mediamente 7-8.000 metridurante la partita, oggi si corrono 10-12.000 metrie soprattutto con velocità di corsa molto elevata (il 20% della corsa è > a15 km/h). Se poi in quella corsa è racchiusa l’obiettivo di una stagione, un traguardo da raggiungere o una retrocessione da evitare, diventa ancora più importante.
Come sapersi gestire in un momento delicato nel quale si è accumulata fatica per tutta la stagione ma bisogna dare e fare proprio ora lo sforzo massimale. Come gestire allora la fatica?
Il tempo necessario per recuperare la fatica di una gara è legato allo stato di forma del singolo calciatore e dall’intensità della gara stessa, e varia dalle 48 ore per i professionisti di più alto livello, alle 72 per i calciatori di livello più basso. La migliore strategia di recupero della fatica è rappresentata da un insieme di intelligenti attività che devono essere indirizzate ai fabbisogni dell’atleta. In questo e nei prossimi articoli parleremo proprio di queste differenti modalità di recupero, cercando di chiarire alcuni concetti fondamentali.
Il riposo e il sonno, così come una corretta alimentazione e integrazione sono gli argomenti basilari per il recupero della fatica; oltre a questi anche massaggi, stretching, bagni freddi e stimolazioni muscolari possono essere di aiuto nella gestione del recupero.
Ma il mio fondamentale consiglio in questo finale di stagione è quello di continuare ad allenarsi con la corretta intensità, non abbassare la guardia, non sentirsi già in vacanza e mantenere altissimo il livello di attenzione fino all’ultima gara.
Da pochi anni è stato scientificamente dimostrato che esiste una possibile relazione tra 4 differenti parametri: carico di allenamento, livello di fitness dei calciatori, incidenza degli infortuni e livelli di performance della squadra. Quando ti alleni “troppo” possono aumentare il numero degli infortuni, con la successiva diminuzione della condizione atletica e quindi anche della performance del gruppo; ma questo succede anche quando ci si allena troppo poco! Attualmente si usa parlare di “paradosso” che viene descritto con il seguente slogan: the athletes should be trained smarter and harder, cioè ci si deve allenare in modo più intelligente ma duro. Le conoscenze più recenti affermano infatti che una ottima condizione fisica ha effetto protettivo nei confronti degli infortuni.
Nelle prossime settimane affronteremo altri argomenti utili per recuperare la fatica durante le ultime gare della stagione, ma ricordiamoci che solo continuando ad allenarsi con le intensità mantenute durante la stagione potremo affrontare le ultime gare nei migliori dei modi.