Scienza&Sport – Nuove Tecnologie: “Proprio nell’ambito del recupero e della propriocezione, i capi a compressione sono da tempo sfruttati anche da uno dei più prestigiosi centri in Italia per la riabilitazione, il Centro Isokinetic, diretto dal Dottor Stefano Della Villa.
Uno degli ultimi utilizzi avviene nella nuovissima Green Room di Isokinetic Bologna, un nuovo spazio di cura all’avanguardia in Italia, dedicato all’analisi del movimento, alla cura degli schemi motori e alla prevenzione degli infortuni.
Il responsabile del Servizio di Traumatologia dello Sport di Isokinetic, il professor Gianni Nanni, spiega come usare l’abbigliamento a compressione nella sua esperienza pluriennale al servizio degli sportivi di più alto livello.
«L’abbigliamento a compressione graduata è consigliato a chi ha riportato lesioni muscolo-tendinee anche in fase acuta; a chi soffre di problemi relativi a dolore inguinale e a pubalgia e a quei pazienti che riferiscono sensazione di “gambe pesanti” durante e dopo l’attività sportiva.»
Vi sono chiaramente dei benefici per la riabilitazione e il recupero. «Accentuando il ritorno venoso e migliorando la circolazione linfatica, l’abbigliamento a compressione graduata incide positivamente sul riassorbimento più rapido dell’ematoma e delle falde liquide inter-muscolari, in seguito a lesione muscolo-tendinea.
Inoltre, lo stimolo propriocettivo indotto dalla contenzione stessa, migliora il controllo della contrazione muscolare durante la riabilitazione» .
Infine… «Il suo utilizzo è consigliabile anche durante l’attività fisica perché dà un miglior controllo muscolare durante i movimenti sportspecifici e perché aiuta a prevenire la “sensazione di fatica”».
Matteo Cantieri, responsabile Nutrilife