I consigli suggeriti dagli esperti e le cure d’avanguardia
di MAURIZIO TERNAVASIO
Autunno, si riprende con lo sport. Ma attenzione, i rischi di infortuni per i non professionisti sono sempre dietro l’angolo. «Prima di prepararsi per una corsa, una partita di calcio o un torneo di tennis è meglio rimettersi in buona forma fisica – spiega Fabrizio Tencone, medico dello sport -. Come? Con un mini-ritiro personalizzato che assicuri l’adeguatezza di peso, capacità aerobica e tono muscolare». Diverso il discorso per chi ha sofferto di particolari patologie. «Per tendiniti, problemi muscolari o legamentosi pregressi sono necessarie alcune azioni preventive. Nel caso del gomito del tennista, ad esempio, meglio procedere al rinforzo dei muscoli di braccio e avambraccio. Se il polpaccio è spesso contratto, l’ideale è lo stretching e il rinforzo muscolare. Ma è bene valutare pure l’appoggio plantare». Poi c’è il discorso dello sport per i bambini. «Occorrono carichi di allenamento progressivi, in modo che vengano assorbiti gradualmente dal punto di vista scheletrico. No all’agonismo sfrenato». Ecco come quattro tra i maggiori ortopedici e medici dello sport del mondo spiegano le più recenti terapie per gli infortuni durante l’esercizio fisico.
La ricostruzione del legamento crociato del ginocchio “Si personalizza la riabilitazione” di Fabrizio Tencone*
La lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio è uno degli infortuni più complessi e discussi in Traumatologia e Medicina dello Sport. L’intervento di ricostruzione in artroscopia è la strada più spesso intrapresa per il ritorno all’attività sportiva. Il team chirurgico e quello riabilitativo devono lavorare in sincronia, per garantire all’atleta il ritorno al livello di attività precedente all’infortunio. Una corretta riabilitazione è importante tanto quanto l’intervento chirurgico. I programmi di riabilitazione più attuali non sono standardizzati su tempi fissi, ma su obiettivi progressivi di recupero che premettono una ripresa in sicurezza. Ad esempio il primo obiettivo è il controllo del dolore e del gonfiore, a seguire ci si dedica all’estensione e alla flessione del ginocchio, quindi si recupera la forza, poi la coordinazione e il gesto sportivo: la sequenzialità di questi obiettivi non può essere modificata. Questo approccio permette la personalizzazione del programma di riabilitazione. Che deve iniziare il prima possibile, coordinata da un medico specialista che imposta il protocollo sulla base di una valutazione clinica e funzionale, tenendo in considerazione caratteristiche del paziente, lesione e livello di attività sportiva. Le sedute di terapia vengono effettuate in palestra, piscina e campo sportivo sotto la supervisione di personale specializzato. La durata media della riabilitazione dopo questo intervento è di circa sei mesi.
*Medico dello sport; Isokinetic Medical Group e coordinatore area medica Juventus Football Club
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