Ci sono sport in cui la spalla viene sottoposta a particolari stress.
Uno di questi è il nuoto nel corso del quale un atleta arriva a compiere circa quattromila movimenti circolari in un’unica seduta di allenamento. Ecco perché la possibilità che intervenga un dolore a questa articolazione è dell’87%. Il nuoto, infatti viene considerato uno sport dove la potenza propulsiva degli arti superiori è molto alta (il 90%) e i movimenti richiesti all’articolazione della spalla sono molto complessi.
La spalla, dotata di un sistema di legamenti che le consente di dare la stabilità necessaria per eseguire gestualità complesse come il nuotare, se sovraccaricata è solita lanciare dei messaggi: il campanello d’allarme è il dolore, proporzionale all’età, agli anni di allenamento e al livello di competizione.
Alcuni consigli: lo stile rana è quello meno stressante, mentre lo stile libero chiede un surplus di fatica, vale a dire un movimento completo di rotazione di tutta l’articolazione. Il trattamento della spalla del nuotatore serve a gestire gli errori di un allenamento improprio, a conoscere più nel dettaglio la biomeccanica del nuoto e a rinforzare i muscoli stabilizzatori della cuffia dei rotatori.
Di tutto questo ha parlato il Dr. Luca Tomaello in un articolo pubblicato su Tuttosport.
Dr. Luca Tomaello
Medico Chirurgo
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione
Isokinetic Medical Group – Isokinetic Torino