Il legamento crociato anteriore è la struttura legamentosa più frequentemente interessata nel corso di un trauma distorsivo, tanto che la sua ricostruzione viene oggigiorno eseguita in quasi tutti i centri ortopedici.
Il fascino che accompagna tale struttura anatomica e la chirurgia ad essa correlata è alla base delle continue evoluzioni scientifiche: purtroppo ancora oggi il tasso di incidenza di recidiva sull’arto operato o sul controlaterale rimane alta soprattutto nei pazienti giovani, come anche risulta elevato il tasso di degenerazione artrosica precoce di un ginocchio sottoposto anche pochi anni prima a ricostruzione del L.C.A.
Recentissime acquisizioni scientifiche ci rivelano l’importanza di una ricostruzione anatomica individualizzata che implica un’attenta valutazione anatomica e biomeccanica preoperatoria del paziente.
Eseguire un intervento anatomico individualizzato significa individuare la perfetta localizzazione dei tunnel ossei, cioè inserire il nuovo legamento crociato anteriore nel punto esatto dove era inserito in origine e l’innesto di un graft (nuovo legamento) dalle opportune dimensioni. Prelevare i tendini semitendinoso-gracile, il rotuleo, il quadricipitale sempre nella medesima modalità, comporta il rischio di impiantare un graft molto più voluminoso o più piccolo per il ginocchio in considerazione, con problemi rispettivamente di conflitto articolare o di insufficiente funzione stabilizzatrice.
L’importanza di una ricostruzione “su misura” sta progressivamente interessando anche la chirurgia protesica attraverso l’utilizzo di un impianto paziente specifico che possa superare la problematica dei sintomi residui e che si adatti ai differenti morfotipi di ginocchio.
La tecnologia robotica e nel prossimo futuro la realtà aumentata contribuiranno a migliorare la personalizzazione della chirurgia di ginocchio.
Ad una chirurgia individualizzata deve seguire una riabilitazione su misura che tenga conto del morfotipo del paziente, della tipologia di intervento a cui si è sottoposto, delle motivazioni e degli obiettivi funzionali che vuole raggiungere.
La riabilitazione post chirurgia di ginocchio di un calciatore, di un pallavolista, di un tennista, di un judoka, di uno sciatore o di un non sportivo dovrà tener conto delle forze a cui sarà sottoposto quel ginocchio di quel paziente in quel tipo di gestualità specifica.
Esattamente come il chirurgo deve individualizzare la tecnica chirurgica, il fisiatra deve avere competenze biomeccaniche sport specifiche, strumenti che consentano di studiare e misurare pattern motori scorretti per personalizzare la riabilitazione.
Non esiste un approccio riabilitativo gold standard ma una riabilitazione basata su criteri e raggiungimento di obiettivi funzionali ad hoc.
Dr. Luca Tomaello
Medico Chirurgo
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione
Isokinetic Medical Group – Isokinetic Torino