La palestra rappresenta lo spazio per eccellenza dove si svolge gran parte del percorso di riabilitazione (terapie fisiche, terapie manuali ed esercizi specifici delle prime fasi). Proprio per questo motivo nei centri riabilitativi Isokinetic ce l’abbiamo messa tutta per renderli un ambiente non solo modernamente attrezzato e all’avanguardia per soddisfare ogni esigenza terapeutica ma anche e soprattutto un luogo accogliente, dove sentirsi a proprio agio, socializzare e beneficiare dello scambio di energie con gli altri pazienti.
Tutti i centri riabilitativi Isokinetic sono dotati di palestre open space spaziose e luminose, equipaggiate con ogni tipo di attrezzatura utile al raggiungimento della guarigione.
Nelle palestre Isokinetic ti aspetta uno staff di professionisti della riabilitazione per supportarti in ogni fase dell’allenamento terapeutico.
Ogni seduta ha una durata variabile che dipende molto dal programma terapeutico impostato dal Medico, che può variare da 90 a 120 minuti. In base alle indicazioni che il Medico elabora in sede di visita, il Rieducatore prepara un protocollo terapeutico specifico e diverso per ogni Paziente.
In Isokinetic riabilitazione sportiva significa riportare il paziente alla piena efficienza psicofisica, senza limitarsi alla pura e semplice risoluzione della sintomatologia, ma puntando al completo recupero della funzionalità, che differisce a seconda delle reali possibilità di recupero di ogni singolo paziente.
Per ottenere il Massimo Recupero Funzionale Possibile, non bisogna finalizzare le terapie a un determinato distretto anatomico o al tipo di patologia, ma è necessario focalizzarsi sul paziente nel suo complesso, e agire in modo che il recupero della funzionalità coinvolga l’individuo nella sua totalità.
Il Metodo Isokinetic si basa principalmente sull’esercizio terapeutico, mirato alla rieducazione funzionale, come mezzo per ottenere un risultato reale e duraturo, secondo il concetto della CENTRALITA’ DELL’ESERCIZIO.
L’utilizzo di terapie strumentali (laserterapia, tens, ultrasuoni, ionoforesi e ipertermia) e manuali, utilizzate per curare il sintomo, sono quindi più o meno utili per preparare il paziente a eseguire correttamente gli esercizi e lasciano presto spazio a questi ultimi perché favoriscono il recupero, migliorano la condizione fisica generale e quindi prevengono una eventuale recidiva.
Dal punto di vista dell’atmosfera, una caratteristica fondamentale dei centri Isokinetic è l’utilizzo di un unico grande spazio terapeutico dove vengono accolti i pazienti.
Questa condivisione dell’ambiente della riabilitazione aiuta i nostri pazienti ad affrontare insieme la terapia, con enormi vantaggi in termini di energia derivante proprio dalle interazioni e dagli scambi che i hanno fra loro.
I massaggi nel percorso di riabilitazione Isokinetic: azione preventiva e azione curativa in caso di lesione muscolare, affaticamento muscolare, lesioni tendinee e in caso di gonfiore.
Con la parola massaggio intendiamo un sistema di azioni meccaniche dosate, praticato dai fisioterapisti, sulla superficie del corpo e aventi lo scopo di ripristinare le funzionalità di alcuni tessuti o di ottimizzare il processo di guarigione.
Indicazioni
Controindicazioni
Le principali manovre del massaggio sono:
La combinazione, l’alternanza e/o le ripetizioni che il fisioterapista fa di queste manovre, permette di ottenere un effetto terapeutico.
I vantaggi del massaggio terapeutico sono:
Azione preventiva del massaggio
Un buon massaggio effettuato dal fisioterapista ad inizio seduta permette un’efficiente irrorazione sanguigna e stimola le unità contrattili del muscolo, preparandole al lavoro.
Questo tipo di massaggio, inoltre, unitamente agli esercizi di allungamento, riduce drasticamente il rischio di lesioni muscolari più o meno gravi, causate dalla scarsa estensibilità muscolare.
Azione curativa del massaggio in caso di lesione muscolare
In caso di contrattura il massaggio decontratturante ha un’ottima funzione curativa
L’azione meccanica di pressione sulla zona contratta oltre a permettere il rilassamento delle fibre muscolari rimaste in stato di contrazione, ha un effetto pompa sul sangue e sui vasi linfatici: questo effetto determina l’eliminazione dei cataboliti ed il richiamo di nuovo sangue ossigenato. L’azione meccanica del massaggio, inoltre, agisce sui recettori del dolore inibendo la sensazione dolorosa legata alla patologia.
Azione curativa del massaggio in caso di affaticamento muscolare
L’affaticamento muscolare deriva da uno sforzo eccessivo o prolungato che causa una sensazione di pesantezza e, a volte, di dolore.
In tale situazione il muscolo non riesce più a fornire l’energia (ATP) necessaria alla contrazione muscolare e tende a rimanere contratto. Anche in questo caso il massaggio ha un’azione curativa poiché favorisce l’apporto di ossigeno e di substrati energetici ai tessuti e contemporaneamente agisce meccanicamente favorendo il rilassamento.
Azione curativa del massaggio in caso di patologie tendinee
Nella norma in caso di infiammazioni acute di tendini e di legamenti, il massaggio è controindicato poiché rischia di peggiorare la flogosi già in atto. È comunque utile il massaggio a monte ed a valle della lesione.
Azione curativa del massaggio in caso di gonfiore
Il gonfiore è una complicanza che si presenta spesso dopo un infortunio o un intervento chirurgico, e spesso permane per lungo tempo.
Il gonfiore (edema) viene affrontato con un massaggio specifico, il linfodrenaggio, che con manovre lente e superficiali, stimola il sistema linfatico al riassorbimento del liquido in eccesso.
La tecnica di massaggio, per essere efficace, deve essere eseguita correttamente dal fisioterapista rispettando sia la direzione di flusso della linfa verso le stazioni linfonodali che la pressione nelle diverse manovre, questa deve essere adeguata al tessuto del paziente.
Tipi di massaggio terapeutico
Il massaggio miofasciale viene utilizzato in caso di contratture e in molte altre situazioni
IL MASSAGGIO RIFLESSOGENO
In particolare, il massaggio riflessogeno viene prescritto per stimolare e riattivare uno specifico muscolo che difficilmente riuscirebbe ad essere rinforzato con le metodiche tradizionali. Si tratta in pratica di uno stimolo neuromotorio esterno, provocato dalle mani del rieducatore che viene utilizzato per “risvegliare un muscolo”.
IL TRATTAMENTO DEI PUNTI TRIGGER
Il dolore riferito rappresenta uno dei tratti caratteristici dei “trigger point”. Proprio perché la loro stimolazione, palpazione o compressione possa provocare un dolore puntuale o in un’area ad essi adiacente, questi punti vengono definiti “punti trigger" nel senso di “grilletto”.
I punti trigger sono delle aree localizzate di dolorabilità profonda e resistenza aumentata. La pressione manuale sui punti trigger provoca spesso contrazioni e fascicolazioni e la pressione prolungata produce un dolore riferito (proiettato) in un’area prevedibile.
Il trattamento: esistono numerosi metodi per disattivare i punti trigger. Il Know How Isokinetic prevede le seguenti due tecniche.
La prima tecnica si attua con l’allungamento muscolare (Stretching), associato alla frizione della zona con ghiaccio (Ice).
La seconda tecnica consiste nell’utilizzo da parte del rieducatore, di tecniche manuali associate a tecniche di allungamento muscolare.
La “compressione ischemica” è la tecnica più usata e consiste in una pressione intensa, continua e diretta effettuata di norma con il pollice perpendicolarmente al punto trigger come per schiacciarlo.
Un’altra tecnica prevede una pressione inibitoria di 5 secondi, sufficiente per riprodurre i sintomi proiettati, seguita da una corta fase di riposo 2-3 secondi, nuovamente seguita dalla pressione iniziale. Una volta che i sintomi sono controllati, il muscolo che contiene il punto trigger deve essere delicatamente ma costantemente allungato (stretching); in mancanza di ciò i sintomi inevitabilmente si ripresenteranno. Obiettivi:
Indicazioni: