Passate le festività, riprende l’attività fisica e cosa fare ‘per ‘smaltire’ l’uovo di Pasqua? Il corpo umano può essere paragonato ad un macchina: se si vuole viaggiare in sicurezza è bene affidarsi ad un meccanico (dottore) di fiducia che periodicamente controlli che sia tutto funzionante, che gonfi le ruote quando sgonfie, aggiunga l’olio al motore quando necessario.
Come nel caso delle macchine da corsa, in chi pratica sport con regolarità, la “messa a punto” del veicolo deve essere ottimale, cioè prima di intraprendere l’attività fisica bisogna verificare di essere idonei a svolgere quel tipo di sforzo e in stato di buona salute psico-fisica.
Proprio come durante una gara, è indispensabile ricordare che le richieste energetiche per lo sportivo sono aumentate in proporzione al più elevato dispendio di calorie: tanto più è lunga la strada da percorrere, è cioè quante più ore si dedicano alla pratica sportiva, tanto più elevato è il consumo di combustibile necessario per compiere l’attività motoria.
Allo stesso modo, tanto più elevata è la velocità a cui si viaggia, cioè l’intensità e lo sforzo fisico a cui si svolgono gli allenamenti o le gare, tanto è maggiore la necessità di fermarsi per rifornirsi o quanto meno di partire con il serbatoio pieno!
Il problema principale durante l’attività sportiva è dunque rappresentato dalla esigenza di garantire una ottimale idratazione alle cellule e fornire ai tessuti che lavorano una sufficiente quantità di energia, in modo da evitare l’insorgenza del senso di fame o di debolezza ed allo stesso tempo in modo che non si verifichino disturbi digestivi.
Nel corso del periodo di allenamenti più duri è fondamentale apportare all’organismo una buona quantità di amidi e di fruttosio (pane, pasta, riso, cereali, frutta e verdura), alimenti di facile digeribilità che sono in grado di rifornire rapidamente i muscoli della benzina di cui necessitano.
Una eccessiva attività fisica associata ad una errata alimentazione può infatti causare un consumo ed un danneggiamento del tessuto muscolare: in assenza di altre fonti energetiche, i processi che avvengono all’interno delle nostre cellule e che determinano la produzione del lavoro muscolare, utilizzano come combustibile gli aminoacidi e di conseguenza le proteine che costituiscono i muscoli.
Gli sportivi più preparati conoscono bene questi aspetti e non trascurano mai di bere prima, durante e dopo l’attività fisica. Così come, ed a volte esagerano, non dimenticano di introdurre con regolarità nella loro dieta alimenti ricchi di proteine, come carne, pesce e uova.
Inoltre è bene sapere che la fatica fisica crea nel nostro organismo composti tossici, i “radicali liberi”, che possono danneggiare le cellule: alcune vitamine quali la Vit. “C”, “E” ed il “beta carotene”, contenute nella frutta e nella verdura fresca, aiutano a combattere l’effetto nocivo di queste sostanze.
Anche i minerali sono indispensabili: per la trasmissione nervosa, per la contrazione muscolare e la coordinazione dei movimenti, per la prevenzione dei crampi muscolari e dell’anemia. Per questo motivo il calcio, il potassio ed il magnesio devono essere assunti prima e dopo l’attività sportiva in quantità proporzionale allo sforzo eseguito ed al sudore perso. Il ferro, soprattutto quello contenuto in carne, pesce e pollami, è indispensabile in tutti coloro che abbiano tendenza all’anemia (il sesso femminile in particolare) o che praticano sport traumatizzanti per i tessuti.
Dopo un periodo di “eccessi” o di prolungato riposo come quello associato alle vacanze Pasquali oltre al motore è bene dedicare tempo alla carrozzeria inserendo esercizi di core stability e dedicando tempo al lavoro di prevenzione degli infortuni di cui abbiamo parlato in passato.
Per chiunque voglia avere informazioni specifiche su come correttamente comportarsi durante gli allenamenti o le sedute in palestra è necessario rivolgersi ad un medico specialista.
Calcio e Salute a cura del dott. Luca Tomaello di Isokinetic Torino